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Una carrellata delle principali città, dal punto di vista calcistico, della costa meridionale dell'Inghilterra
Il Castello di Southampton
Southampton  (Abitanti: 215.300).
Squadra di calcio professionistiche: 1

Southampton Città e porto dell'Inghilterra meridionale, nella contea dell'Hampshire, situata all'inizio del Southampton Water (un'insenatura aperta sul canale della Manica), sui fiumi Itchen e Test. È il principale porto commerciale e per i container della costa meridionale inglese. Da qui partono i traghetti che collegano l'Inghilterra con l'isola di Wight e la costa europea.

 

L'economia locale ha una base differenziata, legata in parte ai servizi finanziari, alle assicurazioni e al piccolo commercio, e in parte al settore industriale. Questo è costituito da cantieri navali, industrie meccaniche e raffinerie di petrolio.

Tra i monumenti più interessanti si ricordano la residenza del re Giovanni, risalente al XII secolo, le porte trecentesche delle antiche mura normanne, e una pinacoteca specializzata nell'arte inglese del XX secolo. La città è sede universitaria dal 1952, e ospita un liceo classico istituito nel XVI secolo.

In passato, dove oggi si trova Southampton, sorsero la colonia romana di Clausentum e la successiva città sassone di Hamwih. Nel Medioevo, la città accrebbe la propria importanza come porto e nel corso del XVIII secolo divenne una località turistica alla moda. Durante la seconda guerra mondiale, il porto venne gravemente danneggiato.
 

  Plymouth  (Abitanti: 253.200).
Squadra di calcio professionistiche: 1

Una vista della città di Plymouth
 

Plymouth Città della Gran Bretagna sudoccidentale, nella contea del Devon, affacciata sul Plymouth Sound, presso la foce dei fiumi Plym e Tamar. Importante porto naturale, è sede del Royal Naval Dockyard (cantieri navali della Marina britannica), che rappresenta una delle principali fonti di occupazione della città. È, inoltre, un rilevante centro peschereccio e base per il trasporto di passeggeri oltremanica. Fra le attività manifatturiere si segnalano la

  produzione di macchine utensili e prodotti chimici. Sede universitaria, ospita anche numerosi musei e alcuni interessanti edifici antichi. Denominata originariamente Sutton, la città ottenne il nome attuale e il riconoscimento ufficiale nel 1439. Nel XVI secolo divenne il quartier generale per le spedizioni nel Nuovo Mondo di navigatori come Walter Raleigh e Francis Drake e nel 1588 vi salpò la flotta inglese per affrontare la battaglia contro la Invincibile Armata spagnola. Fu, inoltre, il porto da cui partì la Mayflower, la nave che condusse i Padri Pellegrini alla volta dell'America, nel 1620. Nel corso della seconda guerra mondiale, fu bombardata dall'aviazione tedesca per aver servito come base di partenza delle truppe da sbarco degli Alleati.
  Yeovil  (Abitanti: 82.000).
Squadra di calcio professionistiche: 1

King George Street, nel centro di Yeovil
 

Yeovil è una delle città più importanti della contea del Somerset. Il territorio collinare e ricco di vegetazione. A nord-est i rilievi di origine calcarea sono tagliati da valli strette e profonde, i cosiddetti combs. Nella regione ci sono inoltre numerose grotte con stalattiti e stalagmiti. Alle zone collinari si alternano tratti di palude e di brughiera che, in alcuni punti, si affaccia sul mare. La fascia costiera, compresa tra il confine con il Devonshire e Porlock, presenta spettacolari baie e falesie. La contea è inoltre nota per la presenza di sorgenti minerali che sgorgano soprattutto nella regione di Bath e di Wells.

 

L'allevamento e la produzione di formaggi (fra cui il famoso Cheddar) sono da tempo le principali fonti di reddito della contea. La valle di Taunton Deane è nota per la produzione di mele e di sidro mentre le attività industriali, a parte il settore caseario, sono limitate alla produzione di beni di consumo e tessuti. Un'importante fonte di reddito è oggi rappresentata dal turismo.

Il Somerset presenta numerose testimonianze di insediamenti preistorici. Fra i preziosi reperti archeologici si ricordano antiche terrecotte, tumuli e i resti di un gruppo di palafitte a Meare, nei pressi di Glastonbury. Dopo l'invasione della regione da parte dei romani nel 43 d.C., la città di Ilchester (Lindinae) divenne un importante avamposto militare lungo la via romana che collegava il Lincolnshire al Devon meridionale. Conquistata successivamente dai sassoni, la regione divenne parte del regno del Wessex.Molte sono le leggende riguardanti la fondazione di Glastonbury. Una di queste narra della costruzione di un monastero celtico dove si ritiene abbiano trovato sepoltura alcuni re e san Patrizio, il patrono d'Irlanda. Altre sostengono che, dopo la crocifissione del Salvatore, san Giuseppe d'Arimatea giunse a Glastonbury con il Sacro Graal contenente gocce del sangue di Gesù. La leggenda arturiana trovò conferma nel 1191, quando si racconta che nell'abbazia furono ritrovati e nuovamente sepolti i resti di Re Artù e della regina Ginevra.
 

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